domenica 16 febbraio 2014

In viaggio col pargoletto


Viaggiare con un bambino può essere sorprendente. In un primo momento può risultare tutto un po' più difficile. I musei sembrano impossibili da raggiungere, le file sempre troppo lunghe e le cenette romantiche solo chimere. Invece andare a passo di bimbo ha i suoi risvolti positivi. Innanzitutto  i ritmi sono così lenti che si ha la possibilità di guardare i particolari, i modi di fare delle persone. Certamente l'idea di visitare 5 musei, tre cattedrali e andare in giro per locali notturni deve per forza di cose uscirci dalla mente.
Eppure pianificando per bene le cose, si possono trascorrere giorni fantastici alla scoperta di posti nuovi.
Noi tre siamo di ritorno da un fantastico weekend a Parigi. Eravamo sin dall'inizio consapevoli che non sarebbe stata la stessa cosa di una fuga romantica, ma abbiamo deciso di raggiungere lo stesso questa meta perché era un nostro desiderio da sempre.
Quindi il nostro obiettivo era quello di goderci al massimo quello che "la Ville Lumière" poteva offrire ad una giovane famiglia. Abbassando la soglia delle nostre aspettative, ci siamo messi al lavoro per organizzare il viaggio perfetto per noi tre.
Siamo partiti con l'idea di scegliere l'appartamento piuttosto che la solita camera d'albergo, e possiamo dire che è stata una scelta vincente. L'appartamento offre maggiori confort ad una famiglia. Più spazi per far si che il piccolo si sgranchisca le gambe dopo le lunghe passeggiate in passeggino. Inoltre si ha la possibilità di gestire il pranzo e la cena (almeno del bambino) in maniera più sana e sicura.
Non meno importante, l'appartamento offre la possibilità di vivere la città non da semplici turisti, ma in qualche modo ti lascia vivere un po' da autoctoni, conoscere le persone dello stabile e magari condividere una tazza di caffè la domenica nel bistrot sotto casa.
Ci  sono diverse opportunità per le famiglie a Parigi. Per esempio al Louvre ci sono percorsi studiati a posta per i bambini, di cui noi però non abbiamo goduto, perché all'ingresso c'era una fila incredibile e soprattutto un vento gelido che ci ha consigliato di non star fermi qualche ora in sua compagnia. Per tale motivo abbiamo pensato bene di infilarci in un bus e farci portare in giro al riparo dal freddo. Poi le solite tappe, intervallate da giri nei parchi metropolitani per ricaricarci di allegria con Daniele e i suoi primi incontri con le altre culture.
Prima di partire ci siamo anche informati e a Parigi è presente anche un servizio di noleggio passeggini e altre attrezzature per i piccoli viaggiatori.
La sera per noi è stato facile andare in giro fino a tardi e goderci un po' di vita notturna (che parolone) perché nostro figlio si addormenta abitualmente tardi. Lo stratagemma della cena per lui a casa, ci ha consentito di mangiare (quasi) tête-à-tête ogni sera, in un posto diverso.
L'unica pecca, dal nostro punto di vista, di questa città? Parigi è piena di barriere architettoniche! Ricordiamo ancora ogni singolo scalino della metro con in braccio il passeggino e lo "gnomo" dentro.
Quindi per recuperare un po' di forze, dopo le tante energie spese, eravamo costretti a fermarci per rifocillarci, ovviamente con croissant, macaron e fragranti baguette!
 


 
Vi allego dei link utili per visitare comodamente questa fantastica capitale con tutta la famiglia al seguito.
 
 
 
 
http://www.luvaville.com/travel-with-kids/paris/best-playgrounds                                                                                                                                                                                                              
 
 
 
 

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